| SECONDO COLLOQUIO
 Rappresenta  l’inizio della fase operativa del percorso terapeutico. In questo incontro il  ginecologo prenderà visione degli esami prescritti, esporrà alla coppia la  metodica ed il trattamento più idoneo da eseguire e sottoporrà la paziente ad  una ecografia transvaginale ed il marito ad un’esame del seme con test di  capacitazione.
 N.B.: Nel corso del secondo colloquio la coppia  dovrà presentare al medico i risultati di tutti gli esami prescritti in  originale, nel caso ci fosse qualche esame mancante la coppia sarà costretta a  prendere un altro appuntamento (non sarà possibile inviare gli esami via fax).  Si  prega, pertanto, di controllare  attentamente tutti gli esami. La coppia sarà libera di accettare il programma come pure di farsi aiutare, nella decisione, da uno psicologo facente parte del gruppo della fertilità: la strada della fecondazione assistita può così diventare meno difficile o complessa e la coppia può essere in grado di affrontare le tensioni, che i possibili insuccessi comportano, con più serenità.Se la coppia  accetterà di sottoporsi al protocollo dovranno conoscere e firmare (per  accettazione) il consenso informato (i cui termini vengono già chiariti durante  i colloqui con il medico specialista), come previsto dalle odierne disposizioni  in materia, che sarà diverso per i trattamenti “in vivo” come la inseminazione  intrauterina e per i trattamenti “in vitro” come la FIVET – ICSI. Per qualunque chiarimento riguardo l’atto di  consenso la coppia è pregata di discuterne con il medico responsabile prima di  apporvi le firme.
 Allegato al  piano terapeutico la paziente troverà le indicazione per la compilazione della  richiesta rossa da parte del medico di base con i codici da specificare per la  convenzione e le ricette riguardanti i farmaci necessari durante il  trattamento.
 Una volta  optato per la tecnica prevista, si passerà alla fase dell’induzione  farmacologia con il monitoraggio dell’ovulazione.
 
 
 INDUZIONE FARMACOLOGIA E MONITORAGGIO  DELL’OVULAZIONE
 
 Durante  i trattamenti sarà necessaria una stimolazione farmacologia.
 E’ necessario che la coppia rispetti un periodo di astinenza dai rapporti  sessuali o che abbia rapporti protetti una volta cominciata la terapia  prescritta e fino alla fine del trattamento.
 I farmaci prescritti possono essere sotto forma di:
 
 - compresse (es.citrato  di clomifene)
 
 - iniezioni  sottocutanee o intramuscolari (gonadotropine, analoghi agonisti del GnRH,  analoghi antagonisti del GnRH, gonadotropina corionica)
 
 - spray nasale (analogo agonista del GnRH)
 
 Non tutti i farmaci prescritti dal medico specialista sono coperti dal Sistema  Sanitario Nazionale) pertanto il loro acquisto sarà a spese della paziente.
 
 AGONISTI  del GnRH
 
                    Suprefact spray nasale 40,89 euro a  flacone (1-2 flaconi a ciclo)Suprefact iniettabile 19.33 euroDecapeptyl 3,75 mg 171.10 euro (1 fiala  a ciclo)Decapeptyl 0.1 mg 44.78 euro a fialaEnantone die 112,88 euroEnantone 3,75 mg 177.85 euro (1 fiala a  ciclo)Gonapeptyl depot 3,75 mg 165.61(1 fiala  a ciclo) ANTAGONISTI del GnRH  
                    Cetrotide 0,25 mg 62.19 euro a fialaOrgalutran 0,25 mg 63.40 euro a fiala o  309,00 per 5 fialeFyremadel 0.25 mg 49.25 euro a fiala Solo  alcune di queste sostanze sono soggette ad una nota specifica (nota 74) che le  pone in fascia A: 
                    Menogon (fiale 75UI)Meropur (fiale 75 UI, flaconcini  multidose da 600 e 1200 UI)Meriofert (fiale 75UI, 150UI)Fostimon (fiale da 75UI, 150UI, 225UI,  300 UI)Gonal F (fiale, flaconcino multi dose  1050 UI; penna multi dose da 900, 450 e 300 UI)Puregon (fiale, penna multi dose da 900,  600 e 300 UI)Ovitrelle (fiala)Gonasi 5000 (fiala)Pregnyl 5000 (fiala)Bemfola (fiale 75, 150, 225,300,450 UI)Elonva (fiale da 100 e 150 mcg)Ovaleap (fiale 300, 450, 900 UI)Pergoveris (fiale da 75 e 150 UI) L'utilizzo  di questi farmaci non è scevro da effetti collaterali.  Qualora la tecnica utilizzata per il programma di fertilizzazione sia  una FIVET o una ICSI, sarà previsto un prelievo di ovociti tramite ecografia  transvaginale (PICK-UP), che verrà eseguito nel corso di una brevissima  anestesia locale o sedazione profonda.
 -  Per gli analoghi agonisti del GnRH i principali effetti  collaterali sono quelli tipici della menopausa: vampate di calore, sudorazione  notturna, calo della libido, secchezza vaginale, mal di testa, nausea,  depressione, irritabilità, effetti che scompaiono dopo l'inizio della terapia  con gonadotropine. Altri effetti possono essere prurito o dolore nella sede di  iniezione, eruzioni cutanee con bolle e prurito o vere e proprie reazioni  allergiche sistemiche (vedi foglietto illustrativo)
 - per le Gonadotropine raramente possono verificarsi  prurito o bruciore nella sede di iniezione o vere e proprie reazioni allergiche  sistemiche (vedi foglietto illustrativo). Le gonadotropine infatti di per se  non determinino particolari reazioni, mentre gli effetti collaterali  soggettivamente percepiti sono per lo più  conseguenti al progressivo  incremento dei livelli estrogenici. Infatti il follicolo ovarico crescendo  produce estrogeni per cui nelle fasi finali della terapia (in relazione anche  al numero di follicoli prodotti ed alle loro dimensioni) si raggiungono elevati  livelli di estrogeni in circolo. Questa situazione di iperestrogenismo è quindi  responsabile degli effetti collaterali più comunemente avvertiti quali  transitorio incremento di peso, ritenzione idrica, senso di gonfiore, talora  nausea. D'altra parte occorre sottolineare come tale condizione si realizzi in  genere nelle fasi finali di un ciclo di stimolazione e come essa sia a  carattere transitorio e di breve durata.
 Pertanto una volta cominciata la terapia è importante comunicare al medico la  comparsa di qualsiasi effetto indesiderato.
 I farmaci in genere si somministrano la sera dopo aver sentito le  indicazioni dello specialista giorno per giorno, pertanto la tabella compilata  nel piano terapeutico può essere passibile di modifiche.
 Nel caso in cui la paziente fosse costretta per altri problemi patologici ad  assumere farmaci non previsti dal trattamento è pregata di contattare lo  specialista.
 
 Per  far sì che la stimolazione sia adeguata alle necessità di ciascuna paziente si  esegue un monitoraggio dell’ovulazione mediante ecografie seriate (anche  quotidiane, ove necessario) associate a  prelievi di sangue per stabilire  il valore degli estrogeni prodotti dai follicoli in evoluzione.
 Il primo prelievo di sangue per dosare l'estradiolo, viene effettuato il 4°  giorno di stimolazione: è questa la prima giornata in cui si decide se la  paziente potrà proseguire con la stimolazione, l'esito dovrà essere comunicato  al ginecologo dal quale è seguita mediante sms (massimo entro le h 16:00). Il  medico le comunicherà le eventuali modifiche da apportare alla terapia. Si  procederà con controlli ecografici e prelievi di sangue per dosare l'estradiolo  a giorni alterni, a partire dal 7-8° giorno di terapia, che saranno eseguiti  presso il Centro, solitamente di mattina, agli orari che verranno concordati  (si richiede puntualità) oppure presso altre strutture purchè venga comunicato  l'esito al ginecologo che la segue entro l'ora e la data indicate nel piano  terapeutico.
 E’ importante sottolineare che la presenza del marito, non indispensabile  durante gli incontri previsti per i monitoraggi ormonali ed ecografici, diviene  obbligatoria il giorno del prelievo degli ovociti (pick–up) o delle  inseminazioni intrauterine (IUI). Sarà possibile indicare il giorno preciso  solo 2-3 giorni prima.
 
 I  tempi della stimolazione sono diversi a seconda del protocollo utilizzato  (esistono più protocolli che utilizzano diversi farmaci che verranno scelti in  base alla storia clinica di ogni singola paziente).
 
 La  stimolazione ed il monitoraggio sono finalizzati a rendere ottimali le  condizioni per la fecondazione.
 Questa può avvenire "in vivo", come nei protocolli di inseminazione  intrauterina omologa (IUI)
 oppure "in vitro", come nella fertilizzazione in vitro con embryo  transfer (FIV-ET) o nella iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo  nell'ovocita (ICSI).
 A tale scopo, sarà necessario che la paziente esegua una serie di esami  pre-anestesiologici ed una visita anestesiologica che ha lo scopo di verificare  l’adeguatezza degli esami, discutere il tipo di anestesia da  adottare, valutare le eventuali condizioni patologiche preesistenti o farmaci  assunti che possono interagire con l’anestesia.
 
 
 IL GIORNO DEL PICK-UP
 
 Giunti alla ottimale maturazione dei follicoli, si programma il prelievo di questi mediante un ago aspirazione sotto guida ecografica transvaginale (PICK-UP) in anestesia locale o sedazione profonda. Il momento del pick-up sarà rigidamente stabilito a 34-36 ore dalla  somministrazione di un farmaco (gonadotropina corionica) che ha lo scopo di  dare l’ultima spinta maturativa agli ovociti.Dalla  mezzanotte del giorno precedente il prelievo degli ovociti, la paziente  osserverà il digiuno da cibi solidi e liquidi e si somministrerà un clistere nel  caso soffra di stipsi.
 Verranno  presi accordi sull’orario nel quale la coppia dovrà presentarsi al Centro ed in  particolare sul momento in cui il marito dovrà eseguire la raccolta del liquido  seminale, mediante masturbazione, da eseguirsi in un ambiente dedicato del  nostro Centro. Anche per questa raccolta di liquido seminale il paziente dovrà  rispettare una astinenza dai rapporti sessuali e dalla masturbazione nei 3-5  giorni precedenti (ne di più ne di meno).
 La puntualità è essenziale per lo svolgersi di  tutta la procedura.
 Mentre il  partner esegue la raccolta del liquido seminale, la paziente viene affidata ad  una infermiera che la accompagnerà durante tutte le fasi di preparazione.
 L’intervento  di pick-up viene eseguito in sala operatoria, all’interno del complesso  chirurgico.Subito dopo  il prelievo degli ovociti, che dura circa quindici minuti-mezz’ora, la paziente  rimarrà nel settore degenza della sala operatoria ove rimarrà per tutto il  tempo necessario e poi sarà dimessa con le prescrizioni del caso.
 Si  raccomanda, dopo la dimissione,
 
                    di rimanere a riposodi assumere  cibi solidi solo dopo un paio d’oredi assumere liquidi con cautela  ed a piccoli sorsi nelle due ore successive E’ possibile  che si manifestino perdite ematiche vaginali di modesta entità dovute  al traumatismo del prelievo  ovocitario (sede ingresso dell’ago da prelievo),  pertanto sono da considerarsi normali. Qualora le perdite ematiche dovessero  divenire abbondanti contattare il medico. Gli ovociti  prelevati verranno immediatamente trattati ed inseminati in ambienti biologici  sterili e riservati alla fertilizzazione.
 Una volta fertilizzati i pre-embrioni verranno incubati nel laboratorio di embriologia dove l'accesso è vietato a chiunque e consentito esclusivamente all'embriologo. In questo luogo trascorreranno i primi 2 giorni della loro esistenza.
 
 IL GIORNO DELL’EMBRYO TRANSFER
 Dopo circa due-tre o cinque giorni dall'incubazione le cellule uovo fecondate che si sono sviluppate sotto forma di embrioni/blastocisti verranno trasferite nell'utero materno.Il  trasferimento non richiede anestesia, in quanto risulta essere veloce e  indolore. La paziente dovrà, salvo qualche eccezione (utero retroverso), avere  la vescica piena dal momento che il trasferimento degli embrioni in cavità  uterina viene eseguito sotto controllo ecografico transaddominale.
 La paziente  resterà per un certo tempo nella sua stanza e poi sarà dimessa con le  prescrizioni del caso ed una relazione finale.
                    Bisognerà poi attendere 14 giorni dal trasferimento degli embrioni per  verificare l’esito del trattamento tramite il dosaggio delle Beta-HCG (ormone  prodotto dall’embrione che si è impiantato), nel sangue della paziente.
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